Educare al digitale prima dello smartphone: la metafora del muro della scuola È sempre più frequente che a 9–10 anni i bambini inizino a chiedere lo smartphone. A volte accade …
Quanti di noi, davanti a una persona che balbetta, si sono sentiti a disagio? Magari vorremmo aiutare, finiamo per aspettare, trattenere il respiro con lui, cercare di indovinare la parola… …
Un film che parlava di educazione empatica e autorevolezza dolce quando il mondo non era ancora pronto. Un film “fuori tempo”, ma avanti di cinquant’anni Nel 1964 usciva Mary Poppins, …
Negli ultimi mesi mi capita sempre più spesso di vedere nei quaderni dei bambini delle faccine: sorridenti quando tutto va bene, tristi quando c’è un errore. Non sono voti, sono …
Lo sapevi che già a 3 mesi i neonati sono in grado di trarre piacere dalla musica e “analizzare” i suoni quasi fossero dotati di un orecchio assoluto? Studi scientifici …
È ormai ampiamente riconosciuto che per modificare specifici comportamenti risulta molto più efficace ricorrere a strategie che si basano su premi piuttosto che su punizioni. La strategia di GRATIFICARE delle …
L’allattamento al seno oggi viene fortemente incoraggiato, e a volte percepito quasi come obbligatorio, in molti ospedali. È vero: il latte materno è un nutrimento prezioso per la salute fisica …
Un percorso di potenziamento favorisce l’aumento dell’autonomia, dell’autostima e del senso di autoefficacia del bambino/ragazzo, facendolo sentire capace ed evitando così gli insuccessi scolastici e il vissuto di emarginazione rispetto al gruppo classe. Infatti la mancata automatizzazione delle competenze di base (lettura, scrittura e calcolo), rende molto difficoltosa l’acquisizione di competenze più complesse e di conseguenza, con il passare degli anni, aumenteranno le differenze fra le sue competenze e quelle attese rispetto alla classe di appartenenza.
Vivere esperienze attraverso il proprio corpo, muoversi nello spazio accompagnato dalla musica e utilizzare strumenti a percussione (e non solo) per fare esperienza della quantità, della qualità oppure servirsi del ritmo per imparare le successioni numeriche o sillabiche consentono al bambino di far emergere con più facilità l’ordine ritmico che già gli appartiene. Questo fa la differenza tra la memoria meccanica e quella fondata sul vissuto, che permetterà di ricordare quanto è stato esperito quindi appreso.
Questi mesi di “quarantena” sono stati per molti di noi occasione per riscoprirci “artisti”: chi dell’arte di panificare, chi di quella di lavorare in condizioni al limite del paradossare e chi di “trasformare” il proprio salotto in mille mondi diversi: quello che un attimo prima era un’aula scolastica, l’attimo successivo è stata una palestra o la tana degli indiani.









