LE PUNIZIONI SONO DAVVERO UTILI?
È ormai ampiamente riconosciuto che per modificare specifici comportamenti risulta molto più efficace ricorrere a strategie che si basano su premi piuttosto che su punizioni. La strategia di GRATIFICARE delle azioni adeguate che magari sono presenti in misura minore nel repertorio comportamentale del bambino si dimostra infatti un’alternativa molto più VALIDA della punizione rispetto ai comportamenti inadeguati.
Se un bambino comportandosi in un certo modo riesce ad ottenere una gratificazione, sarà molto probabile che metterà nuovamente in atto quel comportamento, in quanto sa che in quel modo otterrà qualcosa di piacevole per lui. Chiaramente la scelta del rinforzo adeguato è fondamentale per la sua efficacia così come il momento della gratificazione che dovrebbe essere immediatamente successivo al comportamento adeguato.
❓QUANDO INVECE SI PUO’ FARE USO DELLE PUNZIONI?
Le punizioni sarebbe opportuno utilizzarle solo di fronte a comportamenti GRAVEMENTE NEGATIVI (es. fare cose pericolose, aggredire gli altri…) in quanto non si esclude che potrebbero innescare ulteriori comportamenti problematici dettati dal risentimento e dalla frustrazione; inoltre, intaccano l’autostima del bambino.
Scopo della punizione è far decrescere la probabilità che il bambino metta in atto nuovamente un certo tipo di comportamento: per avere un buon effetto è bene ricordare che la punizione dovrebbe riguardare la perdita di qualcosa di piacevole per il bambino oppure essere in stretto legame con l’azione negativa. Infine è importante che alla punizione si accompagni la dimostrazione di un’alternativa comportamentale che potrà poi essere oggetto di gratificazione.
D.ssa Valentina Corbetta, Psicologa