Lo sapevi che già a 3 mesi i neonati sono in grado di trarre piacere dalla musica e “analizzare” i suoni quasi fossero dotati di un orecchio assoluto? Studi scientifici …
È ormai ampiamente riconosciuto che per modificare specifici comportamenti risulta molto più efficace ricorrere a strategie che si basano su premi piuttosto che su punizioni. La strategia di GRATIFICARE delle …
L’allattamento al seno oggi viene caldamente consigliato se non quasi imposto in molti ospedali. Che sia la via più incline alla salute fisica del bambino perché prodotto dal corpo della …
Un percorso di potenziamento favorisce l’aumento dell’autonomia, dell’autostima e del senso di autoefficacia del bambino/ragazzo, facendolo sentire capace ed evitando così gli insuccessi scolastici e il vissuto di emarginazione rispetto al gruppo classe. Infatti la mancata automatizzazione delle competenze di base (lettura, scrittura e calcolo), rende molto difficoltosa l’acquisizione di competenze più complesse e di conseguenza, con il passare degli anni, aumenteranno le differenze fra le sue competenze e quelle attese rispetto alla classe di appartenenza.
Vivere esperienze attraverso il proprio corpo, muoversi nello spazio accompagnato dalla musica e utilizzare strumenti a percussione (e non solo) per fare esperienza della quantità, della qualità oppure servirsi del ritmo per imparare le successioni numeriche o sillabiche consentono al bambino di far emergere con più facilità l’ordine ritmico che già gli appartiene. Questo fa la differenza tra la memoria meccanica e quella fondata sul vissuto, che permetterà di ricordare quanto è stato esperito quindi appreso.
Questi mesi di “quarantena” sono stati per molti di noi occasione per riscoprirci “artisti”: chi dell’arte di panificare, chi di quella di lavorare in condizioni al limite del paradossare e chi di “trasformare” il proprio salotto in mille mondi diversi: quello che un attimo prima era un’aula scolastica, l’attimo successivo è stata una palestra o la tana degli indiani.
Quando si parla di bambini non si può prescindere dall’affrontare il tema del gioco e dall’indagare quale senso profondo abbia per loro giocare.
BRUGHERIO, MONZA, VIMERCATESE – A che età i bambini iniziano a camminare? Bisogna innanzitutto precisare che ogni bambino segue il proprio sviluppo psicomotorio individuale, muovendo i primi passi spontaneamente e …
ari genitori, continuiamo insieme il nostro percorso alla scoperta degli schemi motori di base che il nostro bambino acquisisce già dai primi mesi di vita. Oltre a mostrare interesse per il rotolamento,